Storia - Scriptorium

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Storia

PRINCIPALI SCRITTURE

CAPITALE RUSTICA

Questa scrittura non fu adottata dalla letteratura cristiana e la conversione di Roma al Cristianesimo nel 313 d.C., con il successivo uso dell’Onciale, segnò la fine della scrittura Rustica intesa come scrittura libraria, ma continuò ad apparire nei titoli per molti secoli.

Virgilio II Ecolga,
seconda metà V Secolo d.C.
Le parole sono separate da un “punctus”,
al posto della “scriptura continua”
tipica di questo periodo.

VII Ecolga di Virgilio.
Versione moderna del 1983 di
Peter Halliday.
Il glossario interlineare è stato scritto in Italico Moderno.


ONCIALE II-III SECOLO

Salterio di Vespasiano
Fu scritto nell’Abazia di Sant’Agostino a Canterbury all’inizio dell’VIII secolo.
Il Glossario interlineare contiene la prima copia conosciuta dei Salmi in Inglese.
La D di apertura del salmo 26, come mostrano le figure di David e Gionata, è il primo esempio di iniziale istoriata presente in un manoscritto occidentale.
Il titolo miniato è scritto in Capitali Romane composte.


Dal II secolo il cristianesimo aveva assunto sempre maggiore importanza all’interno dell’Impero Romano ed è probabile che i primi cristiani avessero adattato alla lingua latina l’Onciale greca per cerare una forma di scrittura adatta alla loro nuova religione.

MAIUSCOLA INSULARE

“Insulare” deriva dal nome latino di “isola e “maiuscola” si riferisce all’altezza delle lettere, più grandi e marcate della complementare Minuscola Insulare.
All’inizio del Medioevo, Gran Bretagna e Irlanda, rappresentano le calligrafie preferite per i manoscritti sacri in latino.
Compresi due dei libri più belli mai prodotti: il Vangelo di Lindisfarne e il Libro di Kells.
Se mai è esistita un’età d’oro della calligrafia, questa è riconducibile all’inizio dell’VIII secolo, quando la Northumbria era uno dei più fiorenti centri artistici e culturali dell’Europa occidentale.
L’influenza reciproca tra gli “scriptoria” dei monasteri agostiniani di Wearmounth e Jarrow e di quello celtico di Lindisfarne, portarono alla produzione di alcune delle più grandi opere dell’arte medievale.

Il Vangelo di Lindisfarne VII secolo
Un glossario interlineare, con una traduzione del testo in inglese, fu aggiunta nel X secolo
E’ la prima traduzione sopravissuta in anglosassone dei quattro Vangeli.

Pagina delle Beatitudini tratta dal Libro di Kells, seconda metà dell’VIII secolo e prima metà IX secolo.
Il margine di questa pagina combina le otto B iniziali con decorazioni zoomorfe e antropomorfe.
Il tratto orizzontale sopra le lettere”SPU” nella prima riga è accorgimento degli amanuensi per le parole ripetute spesso all’interno del testo. Caratteristica è anche la “N” nella tredicesima riga, esageratamente allargata per riempire lo spazio. L’uso dei puntini rossi per contornare le iniziali e decorare il testo, è più delicato e controllato in quest’opera che nel Vangelo di Lindisfarne.


MINUSCOLA INSULARE


Accanto ad ogni calligrafia formale di grande prestigio, solitamente compariva una calligrafia complementare per gli affari quotidiani e per i manoscritti a carattere non religioso.
E’ il caso della Minuscola Insulare, risalente al VI secolo, ma che in Inghilterra rimase in uso fin dopo la conquista Normanna del 1066 e in Irlanda è sopravissuta nel Gaelico fino al XX secolo, divenendo così una delle scritture di origine latina più longeve.

Libro delle preghiere di Mercia.
Pagina in minuscola formale tratta da un libro delle preghiere di Mercia, scritta all’inizio del IX secolo probabilmente a Worcester.

Historia Ecclesiastica Gentis Anglorum (820 c.) Inghilterra meridionale.


MINUSCOLA CAROLINA

Intorno alla fine dell’VIII secolo, Carlo Magno aveva esteso l’impero dei Franchi dal Baltico all’Italia settentrionale.
Ispirato dallo splendore dell’Antichità, promosse una grande riforma culturale. Alcuino di York fu nominato rettore di San Martino a Tours in Francia dove fondò uno SCRIPTORIUM e una scuola di corte. Fu in questo luogo che la Semionciale
Esistente fu riformata per creare la Minuscola Carolina ( o Minuscola Carolingia) .
Caratterizzata dalla sua chiarezza e uniformità, divenne gradualmente la scrittura dominate in Europa.
Si sviluppò per i successivi 400 anni fino al Rinascimento per i primi caratteri tipografici.

Bibbia di Granval
Le lettere Minuscole di questo
Esempio presentano una leggera inclinazione a destra.
Sono scritte tra quattro righe immaginarie: l’occhio medio è compreso tra le due linee centrali, le ascendenti raggiungono la linea superiore
E le discendenti quella inferiore. Ascendenti e discendenti hanno la stessa altezza dell’occhio medio.


GOTICO ANTICO


Il Gotico Antico si sviluppò direttamente dalla Minuscola Carolina, principalmente in Inghilterra e Francia, prima di diffondersi in Germani settentrionale, Scandinavia, Spagna, Sicilia, e in parte dell’Italia. Tutte aree sotto influenza normanna e angioina.
Si colloca a metà tra la Maiuscola Carolina, con forme delle lettere nettamente definite, e il Gotico Textura, in cui l’aspetto strutturale complessivo è di enorme importanza.
Anche se influenzati dalla Carolina, gli amanuensi capirono velocemente che aumentando la compattezza delle lettere potevano modificare il colore strutturale della pagina.
Questo stile raggiunse la sua forma estrema nelle scritture gotiche Textura, che guadagnarono velocemente popolarità e sostituirono il Gotico Antico.

Moralia in Labore.
Serie di volumi completati nel 1111 da amanuensi e miniaturisti di Cioteaux, in Francia, un anno prima che San Bernardo arrivasse a imporre quella severa disciplina per cui l’Ordine Cistercense divenne famoso.
L’umorimo e il colore vivace dell’illustrazione di questa pagina, sono in netto contrasto con le opere prodotte negli austeri anni che seguirono.


TEXTURA QUADRATA

Questa scrittura rappresentò un cambiamento rivoluzionario nella calligrafia: dopo aver cercato per secoli di dare a ogni lettera una propria identificazione, improvvisamente le singole lettere vengono subordinate al complessivo effetto strutturale.


I puntini sulle “I”
In questo tipo di scrittura, essendo la “i” facilmente confondibile con altre lettere, per distinguerla vi fu posta sopra una lineetta, che nel tardo XIV secolo si trasformò in puntino. Con una coda aggiuntiva la lettera “i” diventa una “j”.
Questi cambiamenti, insieme all’inclusione tardo medievale della”w” e alla distinzione tra “u” e “v”, portò alla formazione delle
LETTERE DELL’ALFABETO MODERNO

Questa pagina mostra la Textura Quadrata in tutta la sua bellezza.
La caratteristica più distinta di questa pagina è la forma a diamante delle estremità dei tratti brevi.
In questa pagina gli amanuensi hanno lasciato gli spazi per consentire ai miniaturisti di inserirvi il disegno, il colore e l’oro.
Il disegno è stato inserito con uno strumento a punta in metallo.


TEXTURA PRECISUS


“Vel sine precisus” cioè “con i piedi tagliati”.
Le lettere di questa calligrafia  presentano infatti una base squadrata.
Divenne rapidamente una scrittura libraria più prestigiosa del Gotico antico.
La Precisus era una scrittura molto impegnativa.
Gli amanuensi dovevano possedere una particolare destrezza nel maneggiare una penna inclinata per ottenere i piedi che imitavano il segno di una penna diritta.
L’enorme quantità di tempo necessaria ne limitava l’utilizzo a libri prestigiosi e di grande formato.
Il suo uso iniziò a declinare verso la fine del periodo gotico e l’introduzione della stampa ne segno il definitivo abbandono.

Salterio di Windmill, Inghilterra 1290 c.
In questo foglio tratto dal Giudizio di Re Salomone, il raffinato lavoro di filigrana è stato realizzato con una penna d’oca molto appuntita.


CAPITALI GOTICHE E VERSALI - IX-XV secolo

Fu nel testo gotico che le lettere capitali e minuscole apparvero per la prima volta insieme.
Le Capitali Gotiche, con lo stesso “ductus” delle minuscole, erano usate all’interno del testo per iniziare una frase o indicare un nome proprio.
In frasi importanti o poesie, le Capitali Gotiche erano sostituite dalle Versali.
Nella forma più semplice, una Versale può essere una lettera contornata riempita di colore.
Nelle forme più sofisticate, può essere istoriata, zoomorfa, o ornata con motivi floreali

Campionario XII secolo.
I modelli delle Versali erano scelti dal cliente su un campionario come questo.

Alfabeto campione 1400 c.
Riproduce due serie di Capitali Gotiche e, anche se non sono l’esempio più raffinato di questa scrittura, il tratto nitido chiaramente leggibile ne fa un ottimo modello-guida per il moderno calligrafo.
Queste tavole avevao spesso la funzione di “promemoria” per gli amanuensi dell’epoca.


CAPITALI LONGOBARDE


In alcune fonti questa scrittura si trova citata come “lombarda” e come tale è ufficialmente riconosciuta in vari paesi, avendo la sua denominazione seguito lo stesso processo linguistico che ha trasformato la Longobardia in Lombardia.
Le Capitali Longobarde possono essere considerate una versione semplificata, disegnata a penna, della Capitale Imperiale Romana.
I molteplici tratti dell’Imperiale sono ridotti al minimo, per dare forma a una lettera relativamente facile da rappresentare.
Solitamente la scrittura Longobarda include le forme Onciale delle lettere A, D, E, M. T.

Bibbia di Winchester
metà XII secolo.

Il Sacramentarlo di Gellone, Francia VIII secolo.
Le lettere del titolo di questo testo, sono un primo grossolano esempio di Capitale Longobarda.
L’amanuense ha preso come esempio le Capitali Imperiali. Disegnando il contrno di ogni lettera con una punta fine. Le lettere delle prime tre righe presentano una decorazione interna.
Le parole del titolo sono state considerevolmente abbreviate.
Sulla seconda riga l’abbreviazione di “DOMINI” in “DNI” è stata indicata con una sirena al posto del trattino orizzontale.

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